Dopo aver accuratamente scelto i vini non sprechiamoli con un servizio inadeguato!Ogni vino, per poter essere degnamente apprezzato, deve essere trattato e servito a dovere.
Un buon servizio richiede prima di tutto una adeguata attrezzatura. Non vi spaventate, anche l’attrezzatura può essere raccolta un poco alla volta ed a costi più che accettabili. Vi servirà prima di tutto un cavatappi. Il migliore, ed anche il più economico (spesso è anche fornito in omaggio insieme al vino) e quello da sommelier con il coltellino da un lato, il “verme” a spirale al centro ed una levetta sull’altro lato: è tascabile, pratico e se ben usato non sbriciolerà il tappo. E’ ammesso anche il cavatappi “ad alette”, alla lunga meno pratico. Per aprire una bottiglia tagliate prima con il coltellino la capsula, rimuovetela e se necessario pulite la zona vicino alla imboccature; puntate la spirale del cavatappi esattamente al centro ed avvitatela in verticale, cercando di non forare la faccia inferiore del tappo. Puntate la leva sul bordo del collo e tirate verso l’alto delicatamente ma con fermezza, facendo attenzione a non piegare il sughero.
Non indispensabile ma utile un decanter di cristallo, da utilizzare per i vini rossi con qualche anno di invecchiamento; può efficacemente essere sostituito da una brocca, rigorosamente trasparente. Versare delicatamente un vino nell’apposito decanter o nella brocca si può rendere necessario soprattutto per i rossi invecchiati, che con il passare del tempo tendono a perdere colore e formare nella bottiglia un deposito, o fondo ; se la bottiglia è stata coricata, un paio di giorni prima del consumo rimettetela in verticale, senza agitarla. Alcune ore prima del consumo versatela con molta delicatezza nel decanter , evitando movimenti bruschi, e smettete subito di versare non appena vedrete approssimarsi il fondo.
Per refrigerare e mantenere in temperatura i bianchi e gli spumanti sarà necessario un secchiello per il ghiaccio, che può essere efficacemente sostituito da appositi cilindri isolanti, in vario materiale, detti glacettes reperibili in tutti i negozi di articoli casalinghi.
La scelta del bicchiere è fondamentale per poter apprezzare le caratteristiche di un vino; il bicchiere appropriato consente infatti a ciascuna tipologia di vino di sviluppare al meglio le caratteristiche di colore, profumo e gusto; un bicchiere sbagliato al contrario può falsare le sensazioni durante la degustazione.
La materia, il colore e la forma di un bicchiere influiscono non poco nella degustazione di un vino; ovviamente il materiale migliore è il cristallo, ma anche il vetro sonoro detto “cristallino” (che non contiene piombo) o un buon vetro trasparente andranno benissimo. In ogni caso, curate che il bicchiere sia assolutamente pulito e inodore.
La forma dipende invece dal tipo di vino che si va a bere; la forma a calice è nettamente preferibile, perché consente di allontanare la mano dal calice, evitando così di alterare la temperatura di servizio. Un bicchiere da vino che si rispetti deve avere pareti molto sottili non colorate, possibilmente prive di montature e sfaccettature, uno stelo abbastanza lungo di modo che la mano rimanga lontana dal calice; ed infine il calice stesso deve essere più largo nella parte inferiore di modo che l’aroma risalga più agilmente verso l’alto. Ricordate infine che il calice non va mai riempito oltre la metà della propria portata: in questo modo aumenta la superficie del vino a contatto con l’aria, consentendo così una migliore ossigenazione e un più ampio sviluppo degli aromi. Fanno eccezione i bicchieri per spumante (coppa o flûte) che riempirete fino ai due terzi, ed i grandi ballons per rossi importanti nei quali ci si limita ad un terzo.